Si discute, in ambito europeo, sull’opportunità di abbandonare la tassa sui dispositivi di riproduzione e registrazione multimediale, nonché sui supporti digitali utilizzati per l’archiviazione dei dati: il cosidetto equo compenso. La Commissione Europea sta tentando di spingere i paesi membri ad eliminare la tassazione sui prodotti che incorporano tecnologie DRM.
Una tale esigenza nasce da due constatazioni di fatto: la disomogeneità tra i paesi membri e il “rallentamento” del mercato provocato dalla “trattenuta” sulle vendite di sistemi di registrazione e supporti.
Attualmente, non tutti i paesi della comunità prevedono la tassazione dei prodotti digitali al punto che nel Regno Unito, così come in Irlanda, Lussemburgo, Cipro e Malta si può ben sperare di acquistare prodotti tecnologici a prezzi più bassi rispetto a paesi come la Francia, Germania ed Italia. Il nostro Paese, inoltre, ha registrato un forte calo delle vendite di supporti digitali dovuto al crescente numero di consumatori che acquista all’estero.
Uno studio presentato a Bruxelles dalla CLRA (Copyright Levies Reform Alliance) ha evidenziato l’iniquità della tassa non solo per i consumatori, ma per gli stessi creatori di contenuti, dopo aver condotto un’ analisi sull’impatto economico di questa in nove paesi europei. Si generano economie che riducono la circolazione delle opere influenzando indirettamente il commercio di musica e toni di chiamata. L’equo compenso, di fatto, fa diminuire la vendita di apparecchi musicali con un inevitabilmente calo della domanda di musica, il cui mercato dipende anche dalla diffusione di apparecchiature elettroniche.
Secondo gli esperti, ogni euro di prelievo genera due euro di costi dovuti a mancata vendita e competitività frenata.
Sembrerebbe, però, che la riduzione o soppressione della tassa sia subordinata all’uso di sistemi di antipirateria comportando l’adozione delle tecnologie DRM che verrà imposta all’industria attraverso un incentivo di tipo fiscale. La tassa sarà prevista solo per quei dispositivi che non tutelano il diritto d’autore.
La decisione della Commissione Europea è attesa per la fine del 2006. Non è prevista un’ applicazione obbligatoria da parte di tutti gli stati membri, tuttavia il timore di sanzioni comunitarie potrebbe agevolare un adesione totalitaria.