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Il Parlameno Europeo boccia la Data Retention |
La proposta di direttiva della Commissione Europea sulla data retention, che prevede la conservazione fino a sei mesi dei dati relativi al traffico internet e fino ad un anno di quelli telefonici, è stata formalmente bocciata dal Parlamento Europeo. Il motivo di tale bocciatura ha le sue radici nella diffusa consapevolezza, ad opera degli elettori, che i dati in questione siano delle informazioni personali e che in quanto tali andrebbero tutelati e trattati con riservatezza. D’altra parte a Strasburgo, sede dell’Europarlamento, si è detto che “conservare dati equivale ad intercettare”, facendo presente come la detenzione degli stessi per un anno costituisca un “eccesso”. Il problema più grande, però, è costituito dal fatto che la decisione del Parlamento Europeo non è vincolante; Francia e Gran Bretagna, infatti, stanno comunque tentando di portare avanti il progetto rigettato, così mostrando un certa affinità con le tendenze del Consiglio dell’Unione. Proprio qui si sta lavorando ad un provvedimento parallelo che prevede una data retention estesa fino a quattro anni e che non prende in considerazione il "rimborso" a provider ed operatori telefonici. |
Autore: Monica Sansone |
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